Ex calciatore ed allenatore di successo, Fabio Capello è una vera istituzione del calcio italiano. Scopriamo la sua veste privata, tra biografia e qualche curiosità…
Fabio Capello è noto al grande pubblico per la sua carriera nel mondo del pallone. ‘Nipote d’arte’, ha fatto del calcio la dimensione in cui far emergere il suo talento. Un esordio in Serie A a 18 anni, poi la fulgida parabola di giocatore e allenatore. Cosa c’è da sapere sul suo conto, oltre alle prodezze già famose a tutta Italia? Vediamo di capire di più sulla sua identità di uomo oltre quella di atleta.
Chi è Fabio Capello?
Fabio Capello è nato a Pieris, provincia di Gorizia, nel 1946. Suo zio materno, Mario Tortul, fu un calciatore professionista tra gli anni ’50 e ’60. Il padre, Guerrino Capello, maestro elementare, è morto nel 1983. Anche lui giocava a calcio, e si è sposato con Evelina Tortul, madre dell’ex allenatore.
Capello inizia ha iniziato l’attività agonistica nel suo paese natale, poi notato da Paolo Mazza e portato a Ferrara per militare nelle giovanili della Spal. L’esordio in Serie A è arrivato nel 1964…
Fabio Capello: vita privata
Il ct Capello ha conosciuto sua moglie, Laura Ghisi, proprio a Ferrara, culla del suo astro nascente. I due prendevano lo stesso autobus, lei per raggiungere le magistrali, lui l’istituto tecnico per geometri. Il matrimonio è arrivato nel 1969, da cui sono nati due figli: Pier Filippo ed Edoardo Capello. Il primo è un avvocato.
Fabio Capello è anche un nonno felice, e ai microfoni di Repubblica ha dichiarato di aver sempre scisso la vita privata dalla sua attività calcistica: “Ho sempre voluto lasciare il pallone fuori dalla porta di casa. Se mia moglie o i miei figli vogliono sapere qualcosa sulle partite si devono andare a comprare il giornale, io non gliene parlo. E anche i miei amici più cari mi sono sempre fatto scrupolo di sceglierli fuori dal mondo del calcio“.
Fabio Capello: curiosità
Il padre di Capello ha vissuto in prima persona l’orrore dei campi di sterminio nazisti, deportato addirittura in 6 lager.
Alcune delle curiosità che riguardano la sua sfera più intima sono riportate nella biografia sul sito cinquantamila.corriere.it. Ad esempio, si legge che è un intenditore di vini, ama l’arte astratta e adora viaggiare. Sembra che sia anche parecchio superstizioso.
È stato lui a coniare il termine “cassanata” dopo una delle tante effervescenze nella condotta di Antonio Cassano (come riporta La Gazzetta dello Sport). Tra le sue passioni anche la caccia. Adora le donne intelligenti e di classe, come riporta Repubblica, e ha detto di aver sempre nutrito grande ammirazione per Virna Lisi.
Fonte Foto: https://www.instagram.com/pubcoachofficial/